OSSERVATORIO SULLE CAUSE DEGLI INFORTUNI GRAVI

Da un analisi condotta dall’Università di Padova in collaborazione con l’ASL di Vicenza sulle cause degli infortuni gravi (prognosi iniziale > 20 giorni) sono emerse alcune evidenze statistiche interessanti.
Genere
Le lavoratrici si infortunano, probabilmente per fattori legati al tipo di mansioni svolte, meno gravemente e meno frequentemente dei lavoratori. Si riscontra comunque una minor frequenza di comportamenti scorretti e sembra quindi che svolgano con maggior prudenza il loro lavoro. Per entrambi i generi la condizione di rischio di riscontro più frequente appare la mancanza di protezioni o di dispositivi di sicurezza e l'atto imprudente più frequente è l’uso improprio di macchine, apparecchiature e attrezzi.
Ruolo
I titolari ed i soci di attività hanno un minor numero di infortuni degli altri lavoratori dovuti a carenze riguardanti la sicurezza e l'evento infortunistico appare più frequentemente legato a fattori accidentali. Per i comportamenti imprudenti si registrano invece percentuali sovrapponibili a quelle degli altri lavoratori. Gli agenti più frequentemente implicati sono: attrezzature e strutture, veicoli in genere e utensili portatili per titolari e soci. I lavoratori dipendenti invece si infortunano più frequentemente con macchine, motori e mezzi di sollevamento e di trasporto sia perché li utilizzano con maggior frequenza, sia per una minor presenza di protezioni.
Provenienza
I lavoratori extracomunitari operano in condizioni di sicurezza meno garantite degli altri ma, contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, assumono comportamenti imprudenti in percentuale più bassa rispetto ai lavoratori italiani. Si infortunano frequentemente con agenti il cui utilizzo prevede una consistente attività formativa (mezzi di sollevamento/trasporto e veicoli).
Comparti
Emerge che l'indice di prevalenza più elevato è detenuto dalle acciaierie e dalle fonderie ferrose a cui seguono i valori dell'edilizia, legno e metalmeccanica. Considerando tutti i settori risulta che gli agenti di infortunio più ricorrenti sono macchine e motori (associate solitamente a condizioni di rischio o a fattori comportamentali) e strade aziendali (legate a modalità di accadimento accidentali).
Bonifiche
Le azioni di bonifica successive all'infortunio risultano più numerose quando l'evento ha avuto all'origine una carenza in merito alla sicurezza, dato che i comportamenti scorretti spesso si presentano come situazioni uniche che non si ripetono.
Cause
Dall'analisi della cause di infortunio emerge che i casi in cui è stata individuata una causa specifica, prevalgono su quelli giudicati accidentali. Per le acciaierie, materiali da costruzione, legno c'è una netta prevalenza di cause collegabili a carenze di sicurezza. Per acciaierie, fonderie, gomma e plastica e alimentari si sono riscontrate anche elevate percentuali dei comportamenti imprudenti. Gli agenti della lesione in cui il fattore comportamentale supera percentualmente la media sono attrezzature/strutture e mezzi di sollevamento e trasporto. Per l'agente macchine la causa oggettiva non solo è maggiore alla media degli altri agenti ma addirittura prevale rispetto alle altre due (comportamenti e accidentalità). Per gli agenti citati gli infortuni accidentali hanno percentuali basse dato che ci si ritrova spesso in presenza di condizioni di rischio.

Sono stati analizzati separatamente i comparti e i rischi per i quali lo studio ha sviluppato un intervento preventivo con i seguenti aspetti interessanti.
In metalmeccanica
Nel comparto metalmeccanico, considerando gli infortuni determinati da cause oggettive, l'intervento informativo e di controllo condotto nella maggioranza delle aziende del comparto ha contribuito a ridurne il numero ma non la durata media. Le condizioni di rischio risultano percentualmente in diminuzione; le percentuali di atti imprudenti vanno invece aumentando. Quest'ultima osservazione potrebbe indicare uno dei grossi limiti delle attività di vigilanza condotte sinora. L'intervento di controllo, organizzato prima del D.Lgs 626 considerava infatti le necessità di bonifica delle strutture e degli impianti ma non l'organizzazione della sicurezza, l'informazione e la formazione dei lavoratori ecc. Sarà interessante controllare i cambiamenti che si indurranno quando anche questi aspetti saranno oggetto di verifica sistematica.
Nel legno
Nel settore della lavorazione del legno diminuiscono gli infortuni totali ma soprattutto quelli determinati da cause oggettive. La durata media non mostra invece un andamento decrescente. Gli agenti che più si presentano in questo settore sono le macchine e le attrezzature per le quali si nota tuttavia una lieve diminuzione nel periodo esaminato. A questa tendenza si accompagna l'andamento decrescente delle condizioni di rischio che, in particolare perle voci riguardanti l'assenza e il non funzionamento dei dispositivi di sicurezza, arriva addirittura ad azzerarsi nell'ultimo anno. Non si può dire altrettanto per gli atti imprudenti che invece aumentano in modo evidente. Anche in questo caso quindi si prospetta per il futuro la necessità di azioni rivolte alla formazione dei lavoratori.
In edilizia
Per il comparto edile si nota una diminuzione, degli infortuni con cause oggettive. Molte delle distribuzioni osservate mostrano comunque un andamento instabile nel tempo. Solo le percentuali delle condizioni non rischiose vanno aumentando con una certa costanza. L'edile si conferma quindi come un settore produttivo molto frammentato e nel quale i cambiamenti positivi avvengono lentamente.